L’amor, donna, che io te porto

L’amor, donna, che io te porto
volentier voria scoprire
El mio affanno voria dire
che per te sempre suporto.

Io non so come ti posa
Descoprir l’ardente foco
Che me bruza fino al ossa
E non vedo tempo e loco;
E che, ahimè, bruzo in foco
Senza haver alcun conforto.

Non me fido a mandar messo
Perchè temo esser gabato;
S’io te passo per apresso,
Tu te volti in altro lato;
Chiusi son più giorni stato
E son anche a pegior porto.

Ahimè lasso ch’io son giunto
Che non posso il mio amore dire
A chi m’ha ferito e punto
Ma tacendo vo soffrire:
Me convien del mio servire
Questo merto io ne porto.